E poi arriva Natale e, puntuale, arriva anche "A Natale puoi".
La ascolto con i bimbi, consapevole che non potrò essere presente alla festa del nanomedio, e all'improvviso una voce riecheggia nella testa.
La voce di un bambino che canta l'ultima strofa.
Il Nanomedio -penso subito- e invece no... il nanogrande! Chissà quando, chissà a che età...
Non è possibile, la mente non associa quel ricordo all'immagine del nanogrande. Strani scherzi fa la mente!!
Ma soprattutto...
Dove è finito quel bimbo che cantava a casa la canzone del saggio? Dov'è finita quella vocina delicata, dolce, tremante? Perché ha lasciato il posto ad un bimbo sempre teso, sulla difensiva e arrabbiato?
Come sembrano lontani quei ricordi... Talmente lontani che, associati a quello che è successo negli ultimi dodici mesi, sembrano davvero appartenuti ad un'altra vita, ad un'altra Lucia.
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