Il mio mondo

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lunedì 20 gennaio 2014

"Van Gogh Alive" la magia dentro una mostra


“Posso dire che questa mostra mi fa schifo?”
Ecco come il Nanogrande ha esordito alla mostra di Van Gogh...
Fino a pochi mesi fa questa domanda mi avrebbe mandata su tutte le furie: come può non piacerti una mostra di Van Gogh? Come può non piacerti una mostra così?!
Oggi, invece, ho fatto un respiro e ho pensato che, in effetti, non c'era motivo per cui gli piacesse per forza e ho deciso di dargli tempo.
Ero seduta per terra con la Nanapiccola in braccio, intimorita dall'ambientazione e dalla musica, mentre il Nanomedio già correva sui teloni stesi sul pavimento su cui scorrevano le immagini.
Dopo pochi minuti la rivelazione: “Ma le immagini sono in 3D!!”, o per lo meno così sembrava, e tanto è bastato per attirare l'attenzione del Nanogrande e appassionarlo.
Le immagini scorrevano e apparivano intorno e addosso a noi, in parte tratte dai quadri, in parte ad essi correlati per molte ragioni.
L'unica che proprio non riusciva ad entrare nella mostra era la Nanapiccola; “Paura” mi diceva intimorita: troppo il buio, troppo forte la musica.
Ma è stata tutta questione di tempo e poi la magia si è compiuta.
Correre su rotaie senza treno

Sdraiarsi in campi di grano

Raccogliere fiori che appaiono e scompaiono in un attimo

Danzare sui rami di un albero

Prendere e scoppiare bolle che scappano via


Perdersi tra le stelle



Stare seduti tra le parole di una lettera o di un cartellone

E poi si è compiuta la magia per me...
Entrare in quella camera blu,

circondata dai girasoli,

immergermi nei boschi...



Ma la magia più grande è stato il saluto della nanetta alla mostra... “Ciao quadri!”

...“Ciao quadri e...GRAZIE!”



"Van Gogh Alive" - Fabbrica del vapore - Milano

martedì 14 gennaio 2014

Quartiere, musei, attività pomeridiane... Discorsi sparsi, o forse no?!

Oggi è giornata di discorsi collegati...
E' iniziata stamattina con una semplice domanda durate un caffè tra mamme.
“Dove abiti?”
“Abito in quel complesso di palazzi che c'è alle spalle del nido”
“Bello! Quel bel giardino condominiale, poi...”

E' proprio vero, dove abito io (il quartiere, come viene chiamato da tutti) c'è un bel giardino condominiale dove, ogni pomeriggio di bel tempo, si ritrovano varie categorie di persone.
C'è la zone delle mamme con bimbi fino ai 5 anni, la zona dei bambini della scuola primaria, la zona dei preadolescenti e degli adolescenti sulle panchine, la zona delle signore anziane che si ritrovano per chiacchierare.
Basta solo scegliere il gruppo che si preferisce avvicinare e sperare di non essere vista come un'infiltrata pronta a carpire chissà quali segreti di stato.

Per i bambini in crescita, in effetti, è davvero l'ideale. Protetto da cancelli chiusi, ampio tanto quanto basta per farli sentire liberi di crescere.
Sarebbe l'ideale soprattutto se... stessimo a casa ogni tanto! Invece, il mio spirito spirito un po' zingaro, mi fa uscire alle 9 della mattina e non rientrare fino alle 8 di sera e, con me, quei tre poverini che mi chiamano mamma.
Già... perchè spesso i bambini sono vittime dei nostri ritmi e dei nostri interessi.

Ed ecco il secondo discorso di oggi...

“I nostri alunni non hanno MAI visto una locomotiva dal vivo”, mi ha detto la mia collega di classe.
Non posso crederci!!! Abitiamo a 10 minuti a piedi dal Museo della scienza e della Tecnologia di Milano, c'è un padiglione dei treni PIENO di locomotive a vapore!

Ma loro non ci sono MAI andati...
Non è un museo a misura di grandi, non è abbastanza interessante. Ai genitori interessano Rodin, Pollock, Warhol, Kandinsky... dopo tutto il Museo della Scienza e della tecnologia c'è sempre, invece quelle mostre durano pochi mesi, bisogna approfittarne! Peccato che, ai nostri figli, Il Bacio di Rodin non interessi più di tanto e nemmeno i quadri di Warhol...
O, ancora peggio, non vengono portati ai musei a misura loro.
"Qual'e l'ultimo museo che avete visitato?"
"Picasso!"
Peccato sia una mostra (ma non importa), ma ci sono andati l'anno scorso con la scuola.

A loro interesserebbero davvero tanto i treni, gli aerei, i dinosauri, le stelle!
Loro hanno voglia di divertirsi, di giocare, di scoprire.

Ed ecco l'ultimo discorso collegato...

Nel pomeriggio, un'amica mi ha mandato il link ad un articolo:

"I bambini non hanno più tempo per giocare... " (cit.) perché, spesso, sono schiacciati dalla quantità di attività extra scolastiche che, altrettanto spesso, non scelgono loro.
Un giorno una bimba mi ha raccontato la sua settimana:
Lunedì danza,
Martedì nuoto,
Mercoledì catechismo, 
giovedì cavallo,
Venerdì nuoto, 
Sabato e domenica sci.
"Che bello, maestra!!"

Ma quanto è davvero bello, per loro? Quanto ne sono, o ne saranno, davvero felici? Quanto, invece, vengono schiacciati dai nostri desideri di adulti? Da tutto quello che NOI vogliamo fare e in cui ce li portiamo dietro senza pensare a cosa desiderino, o di cosa abbiano bisogno, loro?
"Aumenta l'ansia e la depressione nei bambini..." (cit.) anche nei miei (!!!), ma non è colpa o responsabilità loro!

mercoledì 1 gennaio 2014

Ti prego, ti prego, ti prego...

Anno nuovo, tempo di bilanci.

Tanti vorrei... 
Un po' come i "ti prego" di Tiana alla stellina, in "La principessa e il ranocchio" 



Tanti buoni propositi, o forse solo propositi, che però, quest'anno, vorrei riuscire a realizzare.
Un po' di ordine, di serenità, di tranquillità...
Basta musi lunghi, basta arrabbiature inutili, basta attese senza senso... 

Vorrei sorrisi, risate libere, leggerezza; vorrei davvero potermi alzare da questo letto (già, sono ancora a letto ma oggi è il primo dell'anno), tirare su la tapparella e scoprire che tutto è cambiato. Che tutto quello che è stato il 2013 è scomparso. Solo cose nuove, sole, felicità e la leggerezza che tanto desidero da molti mesi.
Anche se, a pensarci bene, l'anno appena finito era il numero 13, cosa ci si poteva aspettare...? 
Se tanto mi da tanto, figuriamoci il 17!!!
Ma per ora non pensiamoci, oggi è solo il 2014. Anzi...

BUON 2014 A TUTTI VOI
...e che sia un anno pieno di tutto ciò che più desideriamo!!