Il mio mondo

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giovedì 30 ottobre 2014

I miei alunni meravigliosi! Così li definisco quando scrivo di loro

Tanto tempo che non scrivo (troppo!), tante cose successe in questi mesi... Troppe!

Una su tutte, però: è finalmente ricominciata la scuola e ho ritrovato i MIEI ragazzi!
Mi piace chiamarli così, quest'anno poi (in particolare in questo periodo) li sento particolarmente "miei". Prima di tutto perché ormai li conosco da più di un anno e li sto vedendo diventare grandi sotto i miei occhi e insieme a me, e poi perché, purtroppo, la mia collega di classe ha avuto un piccolo incidente ed è assente da circa un mese e io mi sto rendendo conto di essere sempre più il loro punto di riferimento.
Sento la loro fiducia nei miei confronti, sento il loro entusiasmo quando chiacchieriamo, sanno che in me possono trovare un punto di riferimento e me lo comunicano inconsciamente ogni giorno.
L'anno scorso uno dei ragazzi mi ha presentato così ad una compagna appena arrivata "la maestra Lucia è un po' mamma e un po' maestra: è mamma quando ci parla e ci coccola ed è maestra quando ci sgrida"; lo stesso alunno oggi mi ha dichiarato una cosa molto bella. Stavamo parlando del viaggio a Roma di alcuni di loro (solo 6 per ogni sezione), in occasione dell'inaugurazione dell'anno scolastico, e della possibilità che io fossi dovuta andare con loro a sorpresa, a causa dell'incidente della mia collega, avvenuto due giorni prima della partenza. 
La mia presenza a roma, infatti, non era prevista, si era deciso che io restassi a scuola col resto resto della classe che, tra l'altro, era non poco arrabbiata e delusa del non poter partecipare all'evento, e io sapevo che contava su di me per trascorrere due giornate scolastiche tra film e svago, per non pensare ai compagni in gita.
Ho raccontato ai ragazzi la mia indecisione nel momento in cui mi è stato comunicato che la mia collega, insegnante di classe da quattro anni e, quindi, unico loro punto di riferimento in quell'occasione, non poteva accompagnarli.
Non sapevo cosa fare, da un lato sapevo che, se non mi fossi presentata a scuola il lunedì, avrei deluso i ragazzi che mi aspettavano e, allo stesso tempo, sapevo che i 6 che andavano a Roma sarebbero stati senza nessuna delle loro maestre. Il dubbio si è risolto qualche ora dopo la richiesta di partecipazione, con un comunicazione della scuola sulla necessità che io restassi a Milano a coprire la classe.
Quando oggi l'ho raccontato ai ragazzi, quell'alunno mi ha detto: "sai, maestra, io avrei avuto bisogno di te a Roma..." e io mi sono resa conto che, come lui, anche gli altri ragazzi lontani da casa avrebbero avuto bisogno della figura di riferimento che era venuta a mancare.

Ecco che allora mi fermo a pensare a quanto sono fortunata nel fare il lavoro che amo e a quanto sia speciale avere tutti i giorni a che fare con ragazzi capaci di trasmettermi forza, allegria, entusiasmo e tanta carica. 
Adoro respirarli e viverli ogni giorno!

1 commento:

  1. Questi ragazzi sono fortunati ad avere una maestra come te!!

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